domenica 28 novembre 2010

E' arrivata! Ed è qui per restare...

Mi butto nel mucchio dei post sulla neve, in barba all'originalità!
E' arrivata lunedì, è scesa praticamente senza pause fino a mercoledì. Poi venerdì ha ripreso e ora scende, anche se quasi in orizzontale causa vento che impazza.
Da una parte è bello, proprio bello. La bianca compagna che ci accompagnerà per un po' di mesi ha scacciato il grigiore che ci ha molestato durante le settimane 45 e 46. Pioggia e nuvole poco d'aiuto per il morale sono così state soppiantate da nuvole (di nuovo) e tanta neve che almeno con il riverbero ci regala un po' di luce.
Una breve cronistoria per immagini.

La prima spruzzata, lunedì 22.


Da "infarinatura" si passa a "senza soluzione di continuità", eccovi il cortile del palazzo il mercoledì


Venerdì, alla prima tregua, il nostro balcone è ridotto così:


Spunta addirittura un tiepido sole a Hötorget:

Ora la situazione è uguale a venerdì, ma con 10 cm in più. La Pulce vorrebbe uscire, ma i -7 e la neve la fanno desistere in fretta.
In tutto questo io sono anche uscito a correre, 12km ben sotto lo 0, equipaggiato con un sovrascarpe chiodato. Forte, mai fatto prima. Molti penseranno che non sia stata un'idea geniale, anche perché ora sono malaticcio, ma succederà tutto l'inverno. E pensate che bello: mercoledì mattina si scende verso -15/-17!

Notizie dal mondo del lavoro: giovedì scorso ho avuto la prima delle mensili "uppföljningsamtal" col mio capo. Si tratta di un'ora al mese vis-a-vis dedicata al lavoratore. Scheda preparatoria con le cose positive e negative dell'ultimo mese, gli obbiettivi raggiunti, quelli da raggiungere, le proposte sul come agire e "varie ed eventuali". Sull'utilità nel medio-lungo periodo non mi posso esprimere ancora, per ora posso dire che è d'aiuto per capire un bel po' di questioni che vengono fuori con il tempo, lavorando nel quotidiano. Per quelle urgenti c'è sempre la mail e un nutrito gruppo di persone che sono di grande aiuto con i quali mi trovo bene.
A tal proposito, la settimana prossima cena di Natale con i colleghi. L'azienda contribuisce con 500 corone a persona. Nel frattempo pepparkakor e glögg per tutti!

martedì 16 novembre 2010

Sfi - riflessioni sul tema

Dopo un paio di settimana credo di poter dire che sono soddisfatta del mio corso.
Tralasciando il fatto che è gratuito [anche se per una genovese non dovrebbe essere un elemento secondario ;)] e che mi hanno dato persino una grammatica...
La classe è numerosa, tra i 12 e i 26 elementi a seconda delle giornate, ma gestibile.
Tra i 18 e i 40anni, africani e asiatici in pole position, più 3 sudamericani e 6 europei, di cui un solo italiano oltre me.
Di solito il mio tavolo è così composto: italia, somalia, ecuador, argentina, russia e namibia.
Gli insegnanti sono tre, una ufficiale Leila, una in appoggio Karin e un mentor Martin che si occupa della nostra preparazione al mondo del lavoro.
Due volte la settimana la seconda insegnante tiene una lezione "alternativa", solitamente di approfondimento grammaticale. Chi si sente "deboluccio" su quel particolare tema può fare esercizio con lei. Io finora non mi sono ancora separata dal gruppo principale, ma solo perchè in queste settimane ci siamo occupati di media e comunicazione e l'argomento mi risulta estremamente interessante.
Il lavoro in classe. Abbiamo ascoltato vari telegiornali e discusso le notizie. Lavorato su articoli di giornale. Letto e discusso testi generici e statistiche su stampa e quotidiani, tv e canone. Non male! Il tutto intervallato da esercizi di grammatica e testi scritti da noi sul tema.
Questa mattina abbiamo parlato del canone ... pensate un po': "E' stato istituito per permettere alle televisioni di essere indipendenti e garantire l'imparzialità dell'informazione. Molti paesi europei adottano questo sistema." (...no comment...)

Un mattina alla settimana la passiamo con Martin. Letture ed esercizi sul tema del lavoro, dal cv ai sindacati, passando attraverso i colloqui di lavoro, i contributi e le ferie. L'ultima ora è di esercizio, uno di noi si siede in cattedra e racconta agli altri le esperienze lavorative e di studio, dopo di che gli altri devono fare domande "da colloquio di lavoro". Non sono ancora passata dalla cattedra, ma prima o poi toccherà anche a me!

Ultima nota: le attività extrascolastiche.
Sono diverse, due settimane fa abbiamo visto un film "Kejsarn av portugallien", tratto dal romanzo di Selma Lagerlöf (Premio Nobel 1909). Questo venerdí é prevista una visita a Saco-Studentmässan 2010, la fiera della scuola. E a dicembre andremo a pattinare sul ghiaccio ... mi viene giá da ridere, la sagra del livido e delle brutte figure! :D

Kungsträdgårdens skridskobanan (foto: Pressbild)

mercoledì 3 novembre 2010

Fotografiska+cinema

Oggi giorno libero dal lavoro per me. Al mattino salta l'allenamento previsto causa pioggia e vento che lascia perdere.
Però dopo mangiato facciamo scattare il piano "pomeriggio culturale"!!!
Ad agosto, felicemente disoccupati ma comunque fiduciosi, abbiamo fatto la tessera "soci" annuale al Fotografiska, museo di fotografia situato nell'edificio che una volta ospitava gli uffici doganali, 5 minuti a piedi da Slussen.
Non è solo un museo con 2-3 grandi mostre all'anno più varie mostre "minori" di minor durata. E' anche un posto dove si insegna e studia fotografia attraverso corsi, workshop, conferenze e incontri. I locali sono davvero belli, la caffetteria all'ultimo piano poi offre una splendida vista verso Djurgården e Gamla Stan, attraverso finestre rettangolari che richiamano fortemente il formato di una fotografia. Senza contare che il caffé, i té e i dolcini sono buonissimi!
Insomma, oggi siamo andati perché alcune esposizioni stanno per terminare e non ci andava di perderle. Abbiamo così potuto ammirare le foto di Sandy Skoglund, fotografa che i nostri lettori (e i lettori italiani in generale) ricorderanno per la copertina di "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini. La sua opera si distingue per la precisione della composizione e per il ricorrente tema degli animali che prendono spazi agli uomini. Dal punto di vista compositivo sono rimasto impressionato da Atomic love (non ho trovato un'immagine migliore, chiedo venia). Riguardo agli animali, oltre alla già linkata Revenge of the goldfish, da segnalare la notevolissima Walking on eggshells. Per chi fosse interessato ecco il sito della Skoglund.
L'altra mostra che termina a breve è "Stockholm" di Pieter Ten Hoopen, olandese trapiantato a Stoccolma. Di questa non ho molto da dire, perché l'ho trovata poco interessante. Magari prima cerco altre sue foto (è fotoreporter) e mi faccio un'idea più precisa. Nelle foto esposte al museo la città appare solo grigia, pesante e triste in maniera esagerata. A questo aggiungiamo una tecnica che non mi è piaciuta e inzomma.
Siamo anche passati nella sala della Lumix, dove il 14 novembre verranno "esposte" le foto di Mauro e Giusi nell'ambito di "Lumix 1200". In questo post del blog di Giusi e Davide trovate più informazioni al riguardo.

Dopo un caffé e un bulle al cardamomo ci siamo diretti verso il centro per cercare la futura giacca invernale di Elisa, che insiste a dire che qui fa freddo nonostante oggi il termometro a Slussen dicesse +10°... Per ora siamo ancora alla ricerca, ma il rosso potrebbe essere una nuova svolta per la nostra splendida genovese verso nord!

E poi il cinema: a fine agosto abbiamo fatto la tessera per 4 ingressi a metà prezzo con l'intento di andare spesso a vederci un film. Per ora però i film svedesi non possiamo andarli a vedere se non sottotitolati (e qui consiglio "Himlen är oskyldigt blå") e non abbiamo trovato molto da andare a vedere. Oggi abbiamo deciso di andare a vedere "Somewhere" di Sofia Coppola, del quale si è tanto parlato. Premetto che della Coppola ho apprezzato "Virgin suicides" (ma il libro di Eugenides è molto meglio) e "Lost in translation", non ho invece ancora visto "Marie Antoniette".
Ma parliamo di "Somewhere" partendo dalle cose positive: una Ferrari, uno Stephen Dorff sorprendentemente bravo e la colonna sonora dei Phoenix. Fine, basta, ecco tutto quello che di buono si può dire. Noioso, lezioso, troppo lento e senza niente da dire. Per noi italiani in un cinema svedese poi la scena dei telegatti è andata vicino a farci uscire dalla sala per l'imbarazzo...
No, davvero: il Leone d'Oro??? Ma siamo fuori di testa?! Boh, non sono certamente un esperto, ma il bel cinema è altro, a mio parere.
Nota di colore riguardo ai cinema svedesi (o perlomeno gli SF Bio): appena prima che il film inizi entra in sala la maschera che augura agli spettatori una buona visione, da indicazioni sulla collocazione delle toilette e ricorda cordialmente a tutti di spegnere il cellulare. Nelle sale che ne sono dotate, poi, mentre le luci si abbassano viene tirato su il sipario. Piccole gioie per chi pensa al cinema non solo come uno svago!