giovedì 27 gennaio 2011

é tornato ...

... il sole ovviamente!
Nei giorni scorsi si è tirato su quel tanto che basta per riuscire a superare la casa di fronte ed entrare dalle nostre finestre. Abitando all'ultimo piano siamo stati fra i primi a vederlo fare capolino e d'ora in avanti non farà altro che alzarsi un poco di più ogni giorno, era ora!
Come scriveva Kata a dicembre (Sfatato un mito) la paura del buio, che ci siamo portate dall'Italia, si è rivelata abbastanza infondata (nessuna depressione e tanto meno nessuna saudade del piovoso inverno genovese!). Ma è comunque bello accorgersi per caso che i raggi del sole sono tornati ad illuminare la stanza.
A dicembre forti nevicate si sono alternate a corte ma limpide giornate di sole e gennaio si è dimostrato stranamente clemente, anche per quando riguarda le temperature.
Che l'abbiano fatto apposta per aiutarmi a sopravvivere durante il primo lungo inverno svedese?!? Non ci conterei troppo, la primavera è ancora lontana, ma mi ritengo fortunata per come è andata sinora :)

mercoledì 12 gennaio 2011

Isvak

ovvero "buco nel ghiaccio".
Sabato siamo stati ospiti di Lars e Francesca, in occasione del di lui 30° compleanno.
La celebrazione è stata organizzata dallo stesso Lasse in quattro e quattr'otto e prevedeva festa a base di birra, wurstel e salsiccia, sauna e poi ancora birra.
Essendoperò il passaggio ai 30 l'idea era di fare anche il bagno nel lago ghiacciato. Così, imbracciate trivella, accetta, pala e sega, siamo andati al lago a scavare nel ghiaccio.
Ecco il risultato:


Non contenti siamo andati a farci una corsetta (prevista dal programma di Lars, che avrete capito essere un tipo un particolare).
Tornati a casa abbiamo trovato Francesca ed Elisa con i primi ospiti. La festa è così andata a incominciare e piano piano è arrivata gente. Quasi tutti svedesi, a parte un australiano per me mitico già prima di conoscerlo, di cui parlerò un'altra volta.
L'idea di grigliare gli svariati tipi di korv in riva al lago tramonta presto causa pioggia. Così ci accontentiamo del giardino di casa e via a ingurgitare cibo e birra in quantità. Gioia!
Dopo i regali e le torte (ben 3, delle quali una al cioccolato fatta da Eli, squisita) si parte alla volta della sauna. Diversi temerari (me compreso) si avviano con costume, felpa e scarpe. Sono solo 800 metri e siamo sopra lo 0, non può fare freddo!
Della sauna c'è poco da dire: se non l'avete mai fatta non sapete cosa vi perdete e mi riesce difficile spiegare come si sta a 80 gradi. Sostanzialmente si sta molto bene e sono una goduria gli "schiaffi" di calore prodotti dalle mestolate d'acqua sulle pietre calde.
Ogni tanto si esce a prendere un po' di fresco, che aiuta, e in una di queste occasioni mi caccio di schiena nella neve. Una volta fatto diventa più facile convincere Elisa, che non è che si fidi un granché, visto che devo stare lì per tirarla su in caso rimanga congelata... Niente panico: è sopravvissuta e sta ovviamente benissimo!
Qualcuno rientra e dice che Lasse e Björn hanno fatto il bagno nel lago. Non ci sono prove fotografiche, quindi almeno Lars dovrà ripetere la prova. Detto fatto:


A questo punto sia lui che Tobias, un amico, fanno la parte dei diavoletti sulla spalla e cercano di convincermi che non è così terribile. Francesca, sull'altra spalla, dice che si può fare, ma basta una volta nella vita.
Ovviamente vincono i diavoli tentatori e ci avviamo verso la buca, detta "la porta per l'inferno".
Prima salta giù Tobias, che forse voleva farsi una nuotata

Appena uscito insiste che io debba farlo, immagino che mi si leggesse in faccia che non ero proprio convinto della bontà dell'idea...

Sarà la birra, sarà la sauna, sarà che son facile da convincere, sarà quel che sarà, il risultato è che scendo quella scaletta.
Solo che la macchina fotografica fa le bizze e mi costringono a riscendere un paio di volte, senza foto non vale!

Devo dire che pensavo peggio. Appena uscito non è che fosse facile muovere i piedi per mettersi le ciabatte, però non è stato da star male come si pensa, anzi. E' una cosa che va fatta, perché davvero è difficile spiegare come ci si senta. E la rifarò di certo!

Nota a margine: questo weekend finisce nell'album degli indimenticabili non solo per il bagno nel lago, ma soprattutto perché è ufficiale che avrò l'onore e il piacere di essere il testimone di nozze di Francesca. Grazie, di cuore!