mercoledì 5 dicembre 2012

Un tradizione poco conosciuta

Sí certo, direte voi, cosa vuoi che non si sappia di tradizioni svedesi: ci sono un sacco di blog, siti e guide.
Vero, non lo nego. Ma dubito che troverete scritta la ormai annuale ricorrenza del trafikkaos (caos del traffico)!
Ogni anno alla prima massiccia nevicata (oggi accompagnata da forti venti) scoppia il delirio nel traffico. Non importa che siano aerei, treni, pullman o auto: grossa parte del paese si blocca.
Sul calendario 2012 segneremo questo 5 dicembre qui a Stoccolma con una bella X rossa.
SL (l'azienda di trasporti locale) non puó garantire che la gente riesca a tornare a casa, i treni locali sono in pratica tutti bloccati, i pullman anche e i treni nazionali hanno ritardi superiori alle due ore.

Da quando siamo qui, e ormai siamo al terzo inverno, ogni anno c'é stato almeno un giorno di totale caos. E ogni anno, sia dopo il casino che prima dell'inverno, si leggono un sacco di promesse su quanti investimenti siano stati fatti per prevenire problemi e su quanto tutti siano preparati al peggio.
E poi... patatrac: la natura ci ricorda regolarmente di quanto siamo piccoli di fronte a essa, indipendetemente da quanto ci siamo preparati e quanti soldi abbiamo speso.
Qui potete vedere alcune immagini e qui leggere qualcosa di piú comprensibile ai piú, in inglese.

Per quanto riguarda noi direi tutto bene. A parte averci messo un'ora per andare a lavorare, contro la mezz'ora normale. E che Elisa ci ha messo piú di un'ora oggi pomeriggio per fare una fermata, quando si solito ci vogliono 6 minuti.
Ah: stasera Julbord con il lavoro, se la situazione non migliora non so bene come e se torneró a casa. Magari ora vado a vedere se Elisa si é mossa dalla stazione...

lunedì 3 dicembre 2012

Rotfruktschips

Ovvero una delicatezza locale (?!).
Comprato un pacchetto ieri e divorato oggi. Non che fosse gigante, però...
Di che cosa parlo? Di questo:


Sono patatine speciali, perché non sono patatine, ma "frutti di radici" (rotfrukter). Cioè carote, pastinaca, patate dolci e rape rosse fatte a fettine e fritte in olio di semi di girasole.
Una roba buonissima! E non scherzo.
Qui sotto potete vederne un campionario e provare a indovinare quale è cosa (facile facile).


Si accettano suggerimenti su qualunque altra cosa "strana" o nuova da assaggiare, a patto che non siano animali.

mercoledì 14 novembre 2012

Di etica e politica

Premessa: anche in Svezia, come ovunque nel mondo, si assiste a scandali politici e a sprechi di soldi pubblici. Molto piú spesso di quanto non si pensi.
E questa settimana non fa differenza!
Quello che é successo é che il responsabile economico politico di SD (Sverigedomkraterna) é stato accusato da una signora di averla chiamata "hora" (puttana) e di aver rivolto insulti razzisti a un'altra persona durante una lite nel 2010. Erik Almqvist, l'accusato, ha negato l'accaduto. Peccato che il quotidiano Expressen abbia messo le mani su un video che proverebbe le accuse...
La questione interessante é che, a detta di un professore di retorica politica, sará molto difficile per Almqvist restare in parlamento se verrá confermato ció di cui lo accusano.
Se sará costretto a lasciare il parlamento, come mi auguro, l'etica avrá vinto sul razzismo. E l'Italia avrebbe qualcosa da imparare.
Nel frattempo cerchiamo di insegnare agli svedesi a cucinare!

mercoledì 17 ottobre 2012

Video virali

Lo so, avevo detto che avrei scritto qualcosa riguardo il Partiledardebatten, ma non sono ancora riuscito.
Nel frattempo però in rete è scoppiata una polemica riguardo una pubblicità norvegese dove ci si prende gioco dello stereotipo dei mammoni italiani.
Le reazioni online son di tutti i tipi: chi si offende, chi nota che il video esagera una certa realtà, chi insulta i norvegesi e tira fuori la sempreverde scemenza dell'alto tasso di suicidi, chi reagisce orgoglioso e gonfia il petto, chi vive all'estero e si prende la briga di scrivere alla Obos indignato.
E poi c'è chi prova ad andare oltre e a raccogliere due info in più. E così scopre che la pubblicità è stata lanciata a maggio e ha scatenato forti polemiche da parte dei norvegesi stessi, polemiche che hanno portato al ritiro dello spot.
L'informazione italiana, con Repubblica in testa, si conferma sempre sul pezzo e pubblica il video ieri... Severgnini si distingue per aver pubblicato una mail di un lettore italiano residente in Norvegia già a maggio. Il signor Massimo spiega anche brevemente cosa è Obos, così non lo devo fare io.

Un altro video, più vecchio, è quello dove tre ragazzi italiani, sempre in Norvegia, riciclano bottiglie e lattine e dicono che lì i rifiuti si vendono e per i contenitori vuoti ti vengono dati dei soldi per la spesa. Il sistema è lo stesso presente qui in Svezia. Anche su questo si è letto di tutto: quanto sono avanti al nord, pensa che sballo farsi pagare per la rumenta (=spazzatura) e cose così.
La realtà è ben diversa e il sistema del vuoto a rendere (pant) funziona così: quando si compra qualche bibita in lattina o bottiglia PET, oltre al prezzo della bibita, si paga anche il pant che è di 1 o 2 corone, a seconda della confezione. Delle bibite si fa poi quel che si vuole e bottiglie e lattine si accumulano (nel nostro caso sotto il lavello...). Quando ci si ricorda si porta il sacchetto in un negozio che abbia un pantautomat e si deposita tutto. Una volta finito si riceve un buono acquisto. Quindi no, nessuno regala soldi per i rifiuti.
Questo sistema, gestito in Svezia dalla privata Returpack, permette a oggi di riciclare l'88% delle bottiglie e lattine vendute (circa 1,5 miliardi di pezzi all'anno).

Per concludere: internet è una risorsa preziosa, ma non contiene la Verità. La pubblicità norvegese era sicuramente di cattivo gusto, ma perché non farsi due risate (l'autoironia è un bene prezioso) e magari usarlo come spunto di riflessione?
Stessa cosa per le lattine: perché, anziché illudersi che qui ci paghino per riciclare, non sfruttare l'idea e cercare di usarla a proprio vantaggio? E invece di dire che in Italia non funziona niente, perché non informarsi sui servizi dei quali pochi sanno? In questo la Svezia perde il confronto con Genova, per esempio, se si parla di elettrodomestici: l'EcoVan e il ritiro a domicilio sono servizi preziosi. Qui se non hai la macchina devi noleggiare un mezzo o chiedere agli amici per portare i rifiuti all'isola ecologica...
Insomma, informarsi un po' meglio farebbe molto bene a tutti, indipendetemente dalla nazionalità. Agli italiani poi farebbe ancora meglio, vista la situazione ;-)

mercoledì 3 ottobre 2012

Usch...

...come vola il tempo!
Poca ispirazione e tante cose da fare mi hanno impedito di scrivere, nonostante abbia abbozzato un paio di post.
Siamo vivi e siamo sopravvissuti a ben 2 settimane in Italia. Questa volta non volevamo stressarci e ci siamo presi un po' di tempo in più del solito. Meno male, direi!
Speravamo, vista l'estate climaticamente (!) parlando pessima, di poterci fare un po' di mare e sole. Ovviamente la fortuna ha deciso di scordarsi di noi e così i primi giorni sono stati di pioggia e nuvole. Ma non c'è problema, perché tanto di parenti e amici da vedere ce n'è sempre. Anzi: meno tempo al mare significa più tempo con loro!
Un po' di mare e sole li abbiamo comunque fatti, sia chiaro. Ma sono già un ricordo sbiadito e lontano, qui la pioggia e il grigio la fanno da padroni.

Il matrimonio di mia sorella ci ha tolto un po' di "stress": è stato un'ottima occasione per vedere e salutare un sacco di gente in una volta sola. I miei parenti dovrebbero sposarsi più spesso!

Il nostro ritorno a casa, cioè a Stoccolma, lo abbiamo (vabbé, io) festeggiato con la mezza maratona di Stoccolma. Qui il meteo è stato gentile e ci ha regalato uno splendido pomeriggio di sole. Da par mio è stata una gara quasi soddisfacente, avendo sì migliorato il mio tempo sulla distanza, ma senza scendere sotto 1h40min, obbiettivo stagionale.
La corsa è diventata una parte importante della mia vita (in Italia mi son portato 3 paia di scarpe, 2 erano da corsa...) e un paio di settimane fa ho partecipato a un corso per löpcoach (running coach) di due giorni. Ora devo solo trovare altri fissati o entusiasti da usare come cavie!
Tra dieci giorni ultima gara della stagione, per la prima volta senza la superpresidentessa del mio ristretto fan-club. Elisa infatti lavorerà di notte e le mattine sono, giustamente, dedicate a dormire.
Ho corso, manco a dirlo, anche mentre eravamo in Italia. Però mi è mancato il contatto con la natura che trovo qui. Eppure non è che la passeggiata tra Cogoleto e Varazze o C.so Italia a Genova, a pochi metri dal mare, siano brutti posti per allenarsi... Però la Svezia offre un sacco di spazi verdi dove si può davvero "staccare" dalla città e dallo stress che questa porta.
Ci sono un sacco di cose che vorrei avere il tempo di scrivere sulle differenze tra Svezia e Italia, su come sta cambiando la mia percezione dell'Italia e su come stia evolvendo la mia idea di Svezia. Però il tempo è davvero poco, purtroppo.

Questo weekend, per dire, tra lavoro e il teatro (TeaterPi mette in scena Pinocchio, ricordate?!) ci resterà molto poco per scrivere. Però a inizio settimana farò sì di farcela. Anche perché domenica sera andrà in onda l'edizione autunnale di "Partiledardebatt": due ore con gli otto segretari dei partiti presenti in parlamento.  Un dibattito interessante, forte, ma dove non si assiste mai alla cagnara dei salotti politici italiani. Vedrò di provare a scrivere qualcosa!

giovedì 30 agosto 2012

Vacanse!

Finalmente, dopo un'estate passata al lavoro (non siamo spariti), ce ne andiamo in vacanza!
Chiamarla estate è un po' esagerato: le statistiche dicono che la temperatura è arrivata oltre i 25°C solo per 7 giorni quest'anno. E ha praticamente piovuto un giorno sì e uno no.

Vabbé, ci aspettano due settimane in Italia tra mare, parenti, amici e il matrimonio della mia sorellina. Che poi avendo quasi 29 anni tanto "ina" non è più, ma è una questione che non risolverò mai.
Tra l'altro sarò il celebrante, la qual cosa prevede che faccia un discorso che non ho ancora preparato e sul quale non ho fatto esercizio, avendo una dizione a dir poco pessima... Ma tutto si risolverà, ne sono certo!
Avrei un paio di post sulla Svezia in lavorazione, ma abbiamo avuto davvero pochissimo tempo per dedicarci al blog, purtroppo. Spero di riuscire ad averne di più al nostro ritorno.

Nel frattempo, per chi fosse interessato, è stata organizzata la quarta blogfesten alla quale, per motivi di lavoro, non potremo partecipare. Se qualcuno fosse su in quel periodo è pregato di iscriversi ed è anche invitato alla messa in scena di "Pinocchio" da parte di TeaterPi.
Beh dai, in poche righe qualche aggiornamento e due buone dritte, non c'è male!
A presto, prometto!


mercoledì 15 agosto 2012

Riflessione

Prendo spunto da questo post di Davide per una piccola riflessione.
Elisa un mesetto fa ha tirato le sue somme dei primi due anni di vita in Svezia. Un punto importante riguardava i nuovi amici che abbiamo la fortuna di aver trovato qui.
Come forse sapete, amici qui ne avevamo qualcuno già prima di arrivare, era stata una delle ragioni nella scelta della Svezia come meta. Però in due anni di conoscenze e di amicizie se ne fanno. Molti sono italiani, perché spesso è più semplice e perché un certo spirito di comunità aiuta a sentirsi meno "persi".
Quando però arrivano notizie tipo "una cosa un po' brutta" il mondo intorno a te viene sconvolto più di quanto ti aspetti. E' difficile spiegare cosa succede, ognuno poi reagisce a suo modo, però direi che in parte ci si sente inevitabilmente soli.
Questo nonostante gli amici e le famiglie in Italia siano a un tiro di Skype e gli amici di qui facciano gruppo e siano presenti (come sempre, peraltro).
Forse con il tempo ci si abitua, ma lo shock è stato forte e ci ha fatto realizzare che la distanza rende i pilastri che normalmente si considerano portanti (la famiglia, per esempio) molto più sottili di quel che credevi.
Però, allo stesso tempo, capisci che ne stai costruendo altri, forti e nuovi. Mi vien da dire che sia una specie di rito di passaggio, qualcosa che dà forma alla nuova realtà in cui ci si trova. La rende più vera e permanente, dando alle cose una nuova prospettiva.
Non è facile, tuttaltro, ma le difficoltà vanno messe in conto quando si decide di affrontare un cambio così radicale come trasferirsi. Che poi noi sia abbia avuto una gran fortuna nell'incontrare delle belle persone che possiamo felicemente annoverare tra i nostri amici è un altro paio di maniche :-)

E ora un breve pezzo che non c'entra niente.
Ho appena letto che davanti al cinema di Jakobsberg, il quartiere qui vicino dove spesso andiamo a fare la spesa, la notte scorsa è esploso un ordigno che ha causato qualche danno a porte e finestre.
WOW, abitiamo troppo vicini al centro dell'azione!
Vabbé, non che sia una bella cosa, ma pare essere davvero poca roba. La polizia non ha idea del movente e di cosa sia stato usato.
La parte tragicomica è che molti testimoni hanno raccontato di aver visto diverse persone girare intorno al cinema. Peccato che, essendo un cosiddetto centrum (un po' la piazza principale di un paese) di fianco alla stazione del treno e al terminal dei pullman, la cosa sia assolutamente normale... 

domenica 22 luglio 2012

Estate (?!)

Il lungo silenzio delle ultime settimane è dovuto a niente meno che: l'estate (?!) e le mille cose da fare quando c'è un sacco di luce. Normalmente la bella stagione viene associata a temperature che si innalzano, al sole che splende e a qualche bagno al mare o al lago. Noi, fiduciosi e ingenui, abbiamo preso ferie a maggio e a settembre, ma non durante i tre mesi durante i quali vogliamo goderci la Svezia al suo meglio.
Peccato che siamo ancora qui ad aspettare, che spiega il "(?!)" del titolo.
Diciamo così: quest'anno non ci ha detto bene, anche se i meteorologi promettono caldo e sole nei prossimi giorni. Lo fanno da un po', l'illusione funziona e ci si veste più leggeri, salvo poi tornare a casa alle dieci di sera morendo di freddo...
Non perdiamo comunque occasione per fare picnic, stare all'aperto e goderci la nostra bella altana quando possiamo!
Giugno, che di solito è il mese con piú sole, quest'anno ha deciso di ribellarsi e ci ha regalato pioggia a secchi. Il giorno della maratona di Stoccolma è stato il più piovoso/freddo giorno di giugno degli ultimi 84 anni... Sono stato quasi contento di aver avuto problemi in primavera e non averla corsa.

Ho invece corso la Jubileumsmaraton la settimana scorsa. 
Stoccolma ospitò le Olimpiadi nel 1912 e quest'anno sono stati organizzati parecchi eventi per i 100 anni. Il clou era la maratona, il cui tracciato seguiva in larghissima parte quello originale. L'idea degli organizzatori non era una gara vera e propria, ma ricreare l'atmosfera di inizio '900. Cosí tutti i partecipanti hanno ricevuto un fazzolettino bianco da annodarsi in testa, gli spettatori sono stati invitati a vestirsi con abiti d'epoca e i funzionari lungo il percorso avevano tutti una polo e un cappello di paglia simili a quelli usati durante i Giochi.
Gli unici premi previsti erano per i 50 corridori meglio vestiti a tema (scarpe escluse).
Percorso duro, con un sacco di saliscendi, ma il meteo è stato clemente e la partecipazione della gente è stata fantastica. Gli acciacchi degli ultimi mesi e la particolarità della corsa han fatto sí che mi godessi l'atmosfera senza stress per il tempo. Così ho avuto il piacere di conoscere un simpatico medico di origine indiana, che vive negli Stati Uniti dopo aver studiato in Francia e in Inghilterra, che correva la sua 50^ maratona! La mia corsa è stata per quasi metà una gran sofferenza a causa di un anca, ma all'arrivo a Stadion sono stato sovrastato dalle emozioni: ogni volta è travolgente l'entusiasmo della gente e questa volta ad aspettarmi c'erano Elisa (quanto ammmmOOOOOOOOOreeee!) con Jackie e Gib, e anche Michele e Elvira, presenti sugli spalti nonostante il bel pancione di lei.

Non posso mancare di citare (di nuovo) il sempre grandissimo Kenneth Lindstedt, classe 1948, che ha fatto la maratona in sedia a rotelle in 4:44:33. Il percorso era davvero duro e, per dare un'idea, io l'ho fatto in 4:12:42...
Seguiranno foto e forse video, non un bel vedere, ma nessuno vi obbligherà a guardarle!

Oggi è anche una giornata molto sentita qui al nord, in particolare in Norvegia: è il primo anniversario del folle atto terroristico di Breivik a Utøya e Oslo. 77 furono le vittime di quel folle gesto che ancora oggi ci scuote come allora, a loro e a tutte le persone coinvolte va un pensiero.
Al riguardo Elisa aveva, un anno fa, iniziato a scrivere un post che non è mai stato pubblicato. Quelle poche righe rendono benissimo l'idea di come ci sentimmo allora e oggi, che quei sentimenti tornano a farsi sentire, abbiamo deciso di pubblicarle:
32 anni, la mia età.
Cresciuto in uno dei paesi col più alto Indice di sviluppo umano nel mondo. Sanità, istruzione, previdenza sociale... Forse non il clima migliore, certo, ma viaggiare per la mia generazione spesso non è un problema.
Eppure decidere, poco più che ventenne, chi avrebbe dovuto pagare. Chi avrebbe dovuto scontare una colpa che nessun altro riconosce.
Dei ragazzini. 15, 18, 20anni, poco importa.
Pensare, programmare e mettere in pratica l'esecuzione di 500 e passa ragazzi. Camminare con calma per più di un'ora sparando a tutto quello che ancora si muove. 1 su 5 ha pagato.
E' qualcosa che non riesco ad immaginare, eppure non posso fare a meno di pensarci.

domenica 24 giugno 2012

Sommar

...i P1.
No, oggi non si parla di estate che non arriva. Si parla di un'estate che torna sempre, dal 1959.
E' da allora che "Sommar i P1", programma radiofonico, va in onda ogni anno, con al centro artisti, politici, professori, sportivi, gente comune.
Da Midsommardagen fino a quasi la fine di agosto, dalle 13 alle 14.30 un ospite parla e racconta di quel che vuole e sceglie la musica da mandare in onda.
La storia è quella di un programma nato come una scommessa che diventa un successo e una tradizione.
Le polemiche non sono ovviamente mancate: in un programma dove gli ospiti parlano di quel che vogliono e che attraversa quasi sei decenni le sorprese non mancano certo, qui si può leggere un po' di storia.

Ma perché tiro fuori questo programma?! Beh, stamattina apro il giornale e leggo dieci righe di Johan Esk, giornalista sportivo di DN, sul sommarprat (chiaccherata estiva) di Anja Pärson.
Io non sono uno da gossip e della vita privata degli sportivi so quello che si legge sulle prima pagine online dei quotidiani o che si sente in tv. Così non avevo idea che l'omosessualità di Anja Pärson fosse "il segreto peggio tenuto di Svezia" (cit. Esk).  Il trafiletto iniziava così: "L'assolutamente fantastico programma di Anja Pärson ha trattato della sua piccolezza e del suo grande amore".
"Piccolezza" e "Anja Pärson" sono due cose che non possono stare nella stessa frase, essendo lei forse la più grande e forte sciatrice della storia, e mi sono incuriosito.
Essendo tutti i programmi disponibili in podcast (oltre ai quasi 500 mp3 digitalizzati dall'archivio storico di SverigeRadio) e non potendo fare rumore in casa perché Elisa dorme dopo il turno di notte, ho deciso di ascoltarmi la trasmissione.
Ebbene: è fantastica davvero! Un racconto umano, difficile e commovente, dove la Pärson racconta della sua carriera, della sua storia con Filippa, della difficoltà e dell'imbarazzo a vivere nascoste anche a causa della sua visibilità.
La cosa bella di questo coming-out è, oltre al racconto, la forma: nessuna conferenza stampa, nessun annuncio davanti alle telecamere, ma un'ora e mezza in radio per raccontare, anziché annunciare. E chiedere fermamente di essere lasciata in pace, e con lei parenti e amici, perché ci sarà tempo.
Interessante è la riflessione, critica, che Anja Pärson fa sulla mentalità aperta e tollerante della Svezia: "Non trovo sia giusto che quando qualcuno ha una storia con una persona della stesso sesso, egli/ella debba subito renderlo pubblico, rischiando che diventi politica".
Ai giornalisti che quest'inverno le chiedevano cosa avrebbe fatto dopo il ritiro ha sempre mentito, confessa: "So da quasi nove mesi cosa farò in futuro: diventerò mamma.". Anche questo dice molto della mentalità svedese sul tema, per fortuna in positivo.

Insomma: consiglio caldamente l'ascolto a chiunque capisca lo svedese. Per tutti gli altri: avessi il testo lo tradurrei, magari in qualche modo lo si può avere....

giovedì 7 giugno 2012

Festa nazionale e statistiche

Il 6 giugno è festa nazionale qui da noi.
Su festeggiamenti, tradizioni e bandiere hanno scritto altri blogger italo-svedesi, ma ieri mattina sfogliando DN (che inspiegabilmente ci sta arrivando a casa tutte le notti, gratis) ho notato un articoletto su come sia una settimana media svedese secondo SCB (l'equivalente dell'ISTAT).
Dieci statistiche con tre righe di spiegazione che recitano più o meno così:
1142 maschi e 1082 femmine nascono.
1971 persone si sposano.
900 persone si separano.
961 persone è l'aumento della popolazione, poiché l'immigrazione è maggiore dell'emigrazione.
5937 auto private vengono immatricolate, delle quali 1056 sono Volvo.
410 furti d'auto e 1164 furti di bicicletta vengono denunciati.
371 persone sono sospettate di guida in stato d'ubriachezza, 5 persone muoiono e 56 rimangono ferite nel traffico.
6 omicidi, 1690 casi di aggressione e 330 aggressioni di carattere sessuale, delle quali 115 stupri, vengono denunciati.
1,1 milioni di libri vengono prestati dalle biblioteche in giro per il paese, di questi la metà sono libri per bambini.
35 sms per abbonamento vengono inviati.

Considerazioni?! :)

venerdì 1 giugno 2012

Lavoro in trasferta e vacanze

La lunga assenza è dovuta al lavoro in Norvegia e alle vacanze.
Delle due settimane a Trondheim vorrei scrivere poi, pubblicando anche un po' di foto, mentre volevo rendere ufficialmente nota la mia rivoluzionaria proposta: che si viva in vacanza!
No vabbé, magari alla lunga ci si stancherebbe... ahah!
Siamo tornati oggi dopo la nostra prima vera vacanza da tre anni a questa parte. Abbiamo infatti deciso di non contare le settimane passate in Italia: non che non sia piacevole incontrare famiglie e amici (al contrario: è sempre molto bello), però son stati sempre pochi giorni e pieni di impegni, non proprio la definizione di vacanza che ho nella testa...
Tre anni fa avevamo fatto 5 giorni in campeggio, nel nord della Corsica. Da allora ci sono stati il trasloco internazionale con relativi stress e preoccupazioni (e poi alcuni "successi") e diverse discese in Italia, ma mai una vera e propria vacanza per staccare la spina davvero.
A inizio anno avevo guardato varie possibilità per febbraio, senza dirlo a Elisa per farle una sorpresa, ma avevo rinunciato in fretta perché aveva appena iniziato a lavorare e mettersi immediatamente a chiedere ferie "d'urgenza" non sembrava carino.
Successivamente poi ci siamo messi a cercare e, una volta avuta conferma delle ferie, abbiamo prenotato una settimana in Grecia, a Zante/Zakyntos. Albergo figo, mezza pensione e in testa una settimana di totale relax, con poco o niente a cui pensare.
Chi ci conosce farà fatica a riconoscerci in questo tipo di vacanzieri, per fortuna, però avevamo proprio bisogno di allontanarci dalla quotidianità. Ovviamente non abbiamo tenuto fede al programma "non fare nulla" al 100%. Abbiamo infatti noleggiato un'auto e girato l'isola per due giorni, vedendo dei posti molto belli e godendoci le parti meno turistiche e particolari. Così abbiamo: mangiato in un ristorantino con una vista mozzafiato; visto il Navagio (non è vero, io ero terrorizzato dallo strapiombo e ne ho visto solo un pezzetto), incrociato un matrimonio in spiaggia, con tanto di sposa portata in calesse ed esplorato (vedi alla voce "perdersi") paesini e uliveti. Ieri abbiamo fatto anche il tour per vedere le Caretta caretta: una l'abbiamo vista, peccato che fosse quella con il radiotrasmettitore e che una volta avvistata sia stata presa d'assalto da parecchie barche. Bello vedere un animale del genere non in un acquario, però siamo rimasti con una sorta di tristezza addosso, pensando alla vitaccia che quell'esemplare fa...
Il resto del tempo lo abbiamo passato prendendo il sole, leggendo e mangiando (io ho anche corso, ovviamente). In realtà anche a "dribblare" i buttadentro dei locali sulla spiaggia e in strada: alla lunga non è facile essere cordiale con tutti dicendo sempre "No, grazie", ma ci ha colpito parecchio la loro cordialità. Ai nostri no hanno sempre (!!!) risposto con un "Passate una bella giornata", "Magari un altro giorno", "Buona serata". Che magari sembra normale ai più, ma a due genovesi suona un po' alieno: se i turisti che visitano la Superba e dintorni fossero trattati allo stesso modo, la Liguria sarebbe una meta ben più popolare, come d'altronde meriterebbe.
Comunque abbiamo passato un'ottima settimana e siamo molto contenti. Saremmo felicissimi se Stoccolma non ci avesse accolto con un cielo grigiogrigio, la pioggia e 6°C (stamattina alle 8 noi prendevamo il sole a 22°C...).
Vabbé, mica si può avere proprio tutto dalla vita, no?! :-)

domenica 6 maggio 2012

Norge!

Ovvero: Norvegia!
Mercoledí mattina all'alba parto per due settimane di lavoro a Trondheim. La banca presso la quale lavoro ha apperna aperto 13 nuove filiali al di lá del confine e per aiutare i colleghi sono stati scelti una decina di impiegati "svedesi". Il sottoscritto ha l'onore e il piacere di essere tra questi e, con un po' di farfalle nella pancia, si prepara a partire.
L'impatto con la lingua spaventa, perché i norvegesi non sempre sono facili da capire, specialmente quelli dell'ovest. Conto peró di farci presto l'orecchio e adattarmi: l'ho fatto prima in Svezia e poi in Islanda, spero che vada altrettanto bene questa volta...
Di positivo c'é che il lavoro sará piú "semplice", poiché in Norvegia abbiamo solo i servizi di cambiavaluta e Western Union. Poi ovviamente é l'esperienza in sé che conta: un cambiamento ogni tanto ci vuole e nuove sfide sono sempre ben accette.
Trondheim venne fondata nel 997 ed é stata capitale norvegese fino al 1217. Attualmente é la terza cittá di Norvegia e ospita circa 30 000 studenti universitari (udiu, non so se sono piú in grado di affrontare cittá universitarie).  Ha dato i natali, tra gli altri, a Liv Ullmann, attrice e regista molto legata a Bergman; Erlend Loe, scrittore (leggete il suo "Naif.Super") e Margit Bjørgen, fortissima sciatrice di fondo.



Sará divertente conoscere nuovi colleghi e imparare come si lavora laggiú, interessante abitare due settimane in una cittá sconosciuta e correre in posti mai visti (sperando di non perdersi). Il periodo poi cade a pennello, poiché il 17 maggio é la Festa Nazionale (nasjonaldag), molto sentita in Norvegia. Elisa verrá su proprio in quei giorni per una mini-vacanza.
Tra l'altro Eli oggi inizia i turni di notte, il che significa che non dormiremo assieme per una decina di giorni. "Chissá che roba", direte voi, peró fa strano, non succede da un paio d'anni, ovvero da prima che partissimo per la nostra avventura gialloblu...

Al ritorno, il 23 maggio, avró poco tempo per respirare perché il 25 partiamo per una attesissima settimana di vacanza in Grecia! Sono ben 3 anni che non facciamo una vacanza con la "V" maiuscola: non consideriamo tali le brevi (e stressanti, anche se piacevoli) visite in Italia... L'idea é una vacanza di totale relax per ricaricare le batterie e poi godersi l'estate svedese, che offre un sacco di luce e cose da fare :-)

mercoledì 11 aprile 2012

Dichiarare

Si parla di tasse, che pensavate?!
Ho appena confermato la mia dichiarazione delle tasse online e mi è venuto in mente che non ne abbiamo mai scritto. Magari qualcuno se lo chiede, come funziona qui?
Beh, è abbastanza semplice, nel mio caso.
Skatteverket manda, entro la metà di aprile la inkomstdeklaration (dichiarazione dei redditi) a tutti. Questa  contiene: i moduli cartacei della dichiarazione, un bel po' di pagine di istruzioni e un protocollo dove sono riassunti tutti i dati. Se prendiamo come esempio me, un lavoratore dipendente con un conto in banca, una carta di credito e un mutuo, i dati sono: reddito da lavoro dipendente e simili, interessi attivi, interessi passivi. In Svezia non esistono tasse o imposte sugli immobili (eliminate nel 2008).
In base a questi si calcola se si è in debito o in credito con Skatteverket. Insomma, niente di strano. Beh, un pochino sì: la dichiarazione dei redditi è facile da leggere e da capire e, in sostanza, arriva già compilata. Uno deve solo controllare i dati e confermarli se esatti o correggerli se sbagliati.
Ma come si fa? Ci sono vari modi. Si può fare con il modulo cartaceo, via internet, via telefono, via sms e via app se si ha uno smartphone. A seconda del metodo si possono modificare i dati o solo confermarli.
La dichiarazione dei redditi deve arrivare a Skatteverket non più tardi del 2 maggio. Questo è anche il termine per indicare un numero di conto sul quale si vogliono accreditati i soldi, nel caso si sia in credito (situazione tipo per i lavoratori dipendenti). Fatto quello c'è solo da aspettare ed entro Midsommar i soldi arrivano direttaemnte sul conto. Ovviamente parliamo del Midsommar dello stesso anno!
Quindi, ricapitolando: la dichiarazione precompilata arriva a inizio aprile, la si conferma entro inizio maggio e i soldi arrivano a giugno. Non male eh?! Skatteverket, come altri enti pubblici, non gode delle simpatie di molti, spesso a ragione, però in questo sono estremamente rapidi.
Se volete saperne di più, qui trovate tutto.

Una riflessione sul perché non funzioni così liscia anche in Italia bisogna però farla. Io trovo che la chiave sia il famigerato personnummer: qualunque cosa si faccia questo è necessario. E quindi tutto diventa tracciabile e facile da controllare. Per tutti, però: perché le dichiarazioni dei redditi sono atti pubblici e praticamente ogni settimana Expressen, uno dei "quotidiani della sera" (kvällstidningar), pubblica qualche lista di chi guadagna di più in questa o quella zona. E così si alimenta un certo voyeurismo, ma si rende anche normale quella trasparenza, che a noi italiani sa un po' di "grande fratello", ma che in definitiva rende più difficile (e meno accettabile) fare i furbi.
Se poi vi interessasse conoscere i dettagli riguardo una persona, un'azienda o tutte quelle di un comune, potete sempre pagare. Ratsit offre tutte le informazioni che volete a prezzi ragionevoli: con 2034 corone potete avere il catalogo con i dati fiscali degli ultimi 3 anni di tutti i residenti di Stoccolma. Sono solo 6 volumi con 125000 nomi ciascuno...

sabato 31 marzo 2012

Non dire gatto...

...se non ce l'hai nel sacco!
Solo che 10 giorni fa mi son fatto prendere dall'entusiasmo e ho scritto che era arrivata la primavera. Fine marzo, si alzano le temperature, ci si veste più leggeri, si inizia a programmare l'orto e SMHI ci rassicura. Tutto bello, salvo che poi stamattina ci si alza e la situazione fuori dalla finestra è questa:


Ora, va bene che domani è il primo di aprile, va bene che mi son lamentato di non aver avuto molte possibilità di sciare, ma qui si esagera!
Mi sembra di vivere dalle parti di Winterfell e la cosa farebbe un po' paura. Se non capite il riferimento vuol dire che non avete letto Game of Thrones. Fatelo!
Comunque non tutta la neve vien per nuocere, se continua ancora un po' e non fa troppo caldo magari provo ad andare a sciare davvero.

domenica 4 marzo 2012

Vasaloppet

E' tempo di Vasaloppet, in corso mentre scrivo.
La gara è il grande obbiettivo della mia finora cortissima esperienza di sci di fondo. Cortissima perché qui la settimana scorsa è arrivata la primavera e in pratica non c'è più neve. Il Generale Inverno quest'anno aveva fretta e mi ha concesso solo 3 uscite con gli sci ai piedi...

Ma parliamo un po' della gara.
La Vasaloppet si svolge la prima domenica di marzo e parte da Berga e arriva a Mora. Con i suoi 90km è la più lunga gara di sci di fondo del mondo, nonché la più antica: la prima edizione si svolse nel 1922!
La gara è un omaggio alla fuga di Gustav Vasa verso la Norvegia nel 1521.
Il numero di partecipanti è in costante crescita: oggi gli iscritti erano oltre 15000. Se poi si contano tutte e gare della settimana (ci sono percorsi più brevi per i più giovani, per le donne, per i non professionisti...) il totale sale oltre 60000!!!
E ora dedichiamoci all'angolo delle curiosità.
- L'organizzazione si avvale di più di 3500 funzionari lungo il percorso e alle diverse "stazioni di servizio", presso le quali si serve la ormai tradizionale (dal 1958) Ekströms blåbärssoppa.
- Destano poi curiosità le tre mancate edizioni del 1932, 1934 e 1990. La causa è tanto banale  quanto sorprendente, a queste latitudini: la mancanza di neve.
- E' d'obbligo citare la figura della Kranskulla. Chiunque abbia visto qualche filmato dell'arrivo si sarà chiesto come mai ci fosse una donna in abito tradizionale con una corona d'alloro a correre di fianco al vincitore. Beh, ovviamente perché qualcuno deve incoronare il primo al traguardo!
- Il tanto discusso Carl XVI Gustaf, attuale Re di Svezia, è stato il primo (e finora l'unico, ovviamente) Re a partecipare alla gara. L'anno era il 1977 e Carl Bernadotte arrivò 5708° posto.
- La prima donna a partecipare fu Margit Nordin nel 1923. A partire dall'anno successivo la tanto ammirata Svezia delle parità proibì però la gara alle donne, in quanto considerata "troppo faticosa". Questo divieto venne meno solo nel 1981 (!!!), dopo che venne scoperta una donna che partecipò nel 1978 mascherata da uomo.
- Il tempo più veloce registrato è di Peter Göransson nel 1998: 3:38:57, quasi 25km/h di media!!!
- La donna più veloce è Kerrin Petty che, sempre nel 1998, finì in 4:17:02!
- Dal 2009 lo stesso percorso viene usato d'estate per le gare di corsa, bici e nordic walking.

Tornando alla gara di oggi: su tutto il percorso splende un bel sole, ma non è che faccia caldissimo. Mentre scrivo queste righe in testa si trova Jörgen Aukland, a 12km dall'arrivo dopo 3:11. Vedremo il tempo finale, stamattina DN ventilava la possibilità di una gara velocissima causa piste ghiacciate.

Aggiornamento: manco a dirlo, il record è stato battuto! Jörgen Brink, con uno sprint eccezionale, ha appena vinto per la terza volta consecutiva (in cinque partecipazioni) la Vasaloppet, stabilendo il nuovo record in 3:38:41!!! Complimenti a lui, ma anche agli altri 15000 che hanno ancora parecchie ore di gara davanti prima di arrivare a Mora.

Aggiornamento n.2: Vibeke Skofterud è la prima donna norvegese a vincere la Vasaloppet. Anche lei tra l'altro stabilisce il nuovo record della gara in 4:08:24, polverizzando il precedente!

giovedì 23 febbraio 2012

Fiocco rosa...

...in casa Bernadotte per Vittoria e Daniel!
Mica pensavate che fosse a casa nostra eh?!
Oggi il blog si fa gossip per annunciare che il regno gialloblu ha una nuova futura erede al trono.
Alle 04.26 è nata una bambina lunga 51cm e del peso di 3280 grammi.
La notizia è ovviamente l'apertura dei siti di informazione svedese. Tutti vengono riempiti di gossip e notizie inutili, ma con stili diversi: DN e SvD sono abbastanza sobri; Aftonbladet propone una diretta studio; Expressen regala alla neonata una tutina con le 5 vespe simbolo del giornale. Si possono mandare saluti e auguri alla coppia ed è un gran pullulare di esperti di casa reale che raccontano la storia e spiegano quanto sia positiva e importante per la Casa Reale questa nascita.
TV4 Play, il servizio di repliche online di TV4, offre gratuitamente la diretta della trasmissione riguardante il lieto evento su cellulari, tablet e pc.
Il nome è ancora da decidere, ma se volete potete scommettere su quale sceglieranno i neogenitori.
Insomma: il paese oggi e nei prossimi giorni girerà intorno alla nascita di questa bimba. Ho già il mal di testa a pensare a quante chiacchiere inutili dovrò sentire in giro e in treno... Sarà il caso che riempa il telefono di musica!

martedì 14 febbraio 2012

Ispromenad

Domenica mattina Elisa mi ha svegliato all'alba delle 9 perché la giornata si presentava splendida.
A pezzi dopo un lungo sabato passato tra sci (praticato) e hockey su ghiaccio (da spettatore) ho dovuto fare un bello sforzo.
Ma ne è valsa la pena. Un sole così, la neve che rende tutto più bianco (occhiali scuri d'obbligo) e un cielo azzurroazzurroazzurro!
Bardati e muniti di macchina fotografica decidiamo di andare a vedere come sta il nostro orto. Per arrivarci facciamo un sentiero che Elisa non ha mai visto.

Iniziamo ad addentrarci nel bosco
Lungo la strada, la nostra paladina degli alberi decide di liberarne alcuni del pesante fardello costituito dalla neve sui loro aghi. Lascio a voi un giudizio sull'utilità dell'operazione, che noi abbiamo però trovato molto divertente.

Ecco uno degli alberi "salvati"
Il bosco protegge dal vento, ma fa anche ombra. Il freddo punge un po' e alla vista del sole il passo si allunga come quando si vede un'oasi nel deserto.

(insomma: ci gelavano le chiappe!)
Arrivati finalmente al nostro orto ci si presenta un gran bel panorama. Il pensiero di venirci a lavorare d'estate è molto ma molto piacevole, devo confessare.

A destra ci sono degli enormi campi innevati...
Dopo aver fatto visita ai nostri 50mq coperti da 30cm di neve decidiamo di provare ad arrivare alla collina dove si scia (beh, vi aspettavate le montagne??) e dopo pochi metri decidiamo di optare per una passeggiata sul ghiacchio (ispromenad). Non siamo soli:

Quello che vedete è il famoso Mälaren
 Camminare sul ghiaccio fa sempre un certo effetto e certe crepe sono considerate poco rassicuranti da Elisa, ma c'è un bel sole e decidiamo di non tornare tra gli alberi.

Notare lo sguardo non proprio tranquillo...
Le attività che si possono fare in una giornata così sono parecchie: pattinaggio (ma con le lame lunghe per le grandi distanze), kite-skating, allenarsi a hockey su ghiaccio, andare in bici, correre, passeggiare, pescare facendo buchi nel ghiaccio e sperare nel vento per girare sugli isjakt. Queste strane "imbarcazioni" su tre pattini hanno subito attirato la mia attenzione, peccato per il poco vento che impediva loro di andare come si deve.

Aggiunto alla lista delle cose da provare
In vista della Vikingarännet (80km, da Uppsala a Stoccolma sui pattini) che si terrà domenica prossima è stata spazzata una larga pista. Moltissimi i pattinatori rigorosamente equipaggiati di tutto punto che giravano. Mi han detto però che domenica prossima, per la gara, ce ne saranno parecchi di più...

Chissà che traffico il prossimo weekend...
 Qui la pista girava verso Kunsängen e noi abbiamo svoltato verso casa, passando sulla spiaggia dove quest'estate andremo a fare il bagno. Suona strano, vero?!


 Ecco un altro esempio delle crepe nel ghiaccio. Non esattamente piccole, ma tanto sono congelate. Sì certo, ma chi lo spiega a Elisa quando sente il lago protestare sotto i piedi?!


Insomma, è stato un inverno finora un po' grigio e menoso, ma giornate così fanno il pari!

mercoledì 8 febbraio 2012

Mina meddelanden

Circa tre settimane fa ero sul sito di Skatterverket (l'ufficio delle tasse) a leggere un po' di cose. Navigando compare un messaggio che rimanda a un'indagine sulla qualità del servizio. Avendo tempo lo compilo e lascio il mio indirizzo mail.
Qualche giorno dopo mi ritrovo nella casella di posta da un certo Patrik che mi spiega come io fossi uno dei 515 utenti che avevano risposto all'indagine quel tal giorno. Allegato alla mail trovo un file con un riepilogo delle risposte in forma di tabelle e grafici, che si chiude con ben 6 (!!!) pagine di commenti in risposta alla domanda "Hai qualche commento/punto di vista?".
L'indagine prosegue su altri siti delle istituzioni ed è parte del progetto "Mina meddelanden" (I miei messaggi), che è un servizio mirato a raccogliere in un solo luogo virtuale le comunicazioni al cittadino o all'impresa da parte delle diverse agenzie e istituzioni.
In questo video di presentazione ci si può fare un'idea del perché si stia sviluppando un unico centro di comunicazione per cittadini e imprese e del come funzioni (il video è in svedese).
Nella mail era presente un link a un nuovo questionario e si fa riferimento alla possibilità che si venga coinvolti in gruppi di lavoro. Insomma, pare proprio che ci credano un sacco. Speriamo che riescano a sviluppare la cosa bene e in fretta, comunicare con le istituzioni, come noi ben sappiamo, a volte è difficile e macchinoso.
Però coinvolgere i cittadini, aggiornandoli e mostrando che il loro parere viene preso in considerazione è una gran bella cosa.

Infine un breve aggiornamento sulla casa, se a qualcuno interessasse.
Ho avuto la fortuna di riuscire a mettere insieme cinque giorni liberi in fila, avevo bisogno di riposarmi. Ma ovviamente non siamo stati fermi e così tra ieri e l'altro ieri abbiamo finito l'ingresso. Dopo aver tolto la tappezzeria (3 strati), stuccato e dato il bianco, abbiamo messo su una tappezzeria che ci piaceva un sacco e abbiamo cambiato il pavimento. Non è parquet, come si vede, ma tavole di vinile adesive: un po' faticoso taglarle, ma facili facili da mettere giù. Appena ci torna la voglia mettiamo mano alla camera o al salotto...

La porta dello sgabuzzino.

sabato 4 febbraio 2012

Ny månad, nya tag!

Che vuol dire "Nuovo mese, nuove sfide!".
E con febbraio arriva (rullo di tamburi): lo sci di fondo!
Avendo in testa di fare la Vasaloppet, ma non avendo mai sciato di fondo, mi sono attrezzato e oggi ho fatto la prima uscita ufficiale con il buon Paolo (le foto in bianco e nero sono sue).
Un po' di preparativi per gli sci (vallning, ovvero sciolinatura), vestizione e via a prendere il bus. A Tånglöt, qui vicino, tracciano delle piste e sembrano non essere male. La giornata è splendida anche se fredda (attorno ai -13°) e il campo circondato da boschi che ci si apre davanti è uno spettacolo!

Fate caso al campo, non a me...
Si parte e la tecnica, che sta a zero, non ci aiuta, ma perlomeno siamo in grado di andare in avanti e di stare in piedi, quindi lo reputiamo un successo!
Il posto è popolare, c'è pieno di gente di ogni età che scia. Siamo a Järvafältet, una riserva naturale incastrata a nord della città dove volendo si possono un sacco di attività: con gli sci, a piedi, in bici e a cavallo. Tutto visto oggi eh!
Il freddo però picchia e mani, come al solito, non gradiscono. Un male boia che però girando e girando passa.

Dalla barba si può intuire la temperatura.
Una caduta a testa ci tocca (come cavolo si curva???) e tutti gli sciatori che si incontrano vengono spiati per carpir loro qualche segreto. Ci divertiamo parecchio, ma lo sci di fondo è un gran mazzo e avremmo davvero bisogno di due dritte da chi ne sa più di noi. Però non ci diamo per vinti e sabato prossimo si ripete!
La Vasaloppet arriverà, ma ci vorrà un po' di tempo e parecchio allenamento. Se ho corso una maratona posso fare anche questo!

Avremmo anche quasi finito l'ingresso. Lunedì prendiamo la tapezzeria e la mettiamo su. Poi mettiamo giù un bel pavimento di vinile (quando rifaranno il bagno tanto lo ridurranno male) e finiamo di dare il bianco in salotto. Poi sarà il turno della camera... Si ospitano amici e parenti in cambio di manodopera, se non sapeste dove andare in vacanza! Oggi però con la scusa dello sci ho solo fatto pulizia e poi mi son goduto il sole, in queste giornate sempre più lunghe.

Il tappeto sparirà presto, promesso!


lunedì 23 gennaio 2012

E finalmente arrivò

La neve!!!
E' soprattutto ieri che ha nevicato parecchio. Nevischiava appena quando sono uscito, per le 5.30, salvo poi trovarmi in una mezza bufera una volta tornato a Kallhäll attorno alle 15...
Era ora, io l'aspettavo anche se iniziavo a disperare. Ora tutto è bianco, soffice e molto più luminoso. Fa strano, perché una settimana fa sembrava di essere a marzo, mentre ora siamo ripiombati in pieno gennaio.
E anche correre ha tutto un altro gusto, se non nevica troppo e se il vento non spazza forte come ieri pomeriggio.
La Pulce si è abituata in fretta e, pur non gradendo, si avventura sull'altana per qualche passo. Ma essendoci 20 cm di neve il fastidio vince in fretta e lei si rifugia in alto, per controllare la situazione all'asciutto.
Oggi siamo stati in giro a far compere e come due bambini giocavamo a camminare dove nessuno era passato e a saltare sui mucchi accumulati dagli spazzaneve. Io ho in progetto un pupazzo di neve sull'altana (si accettano suggerimenti sul soggetto) e una passeggiata nel bosco con dei sacchettoni di plastica...

Eli ha fatto la foto ieri alle 14, ora ce n'è di più!

giovedì 12 gennaio 2012

Corri, corri...

Stavo giochicchiando su FunBeat, il sito sul quale registro i miei allenamenti, e mi è venuto in mente di guardare quanti km ho fatto l'anno scorso. Il risultato ha stupito pure me: 1500km di corsa per 8166 minuti!
Nelle ultime settimane gli allenamenti sono andati un po' così, vuoi per il Natale, per le tante cose da fare e anche un po' di stanchezza. Poi però penso che per il 2012 ho in programma più gare e avrei idea di testarmi su una 6 ore... Ecco, meglio non pensarci, vedremo a inizio 2013 cosa sarà stato di questi progetti.

Devo dire che da quando stiamo a Kallhäll ho qualche difficoltà in più a organizzarmi per via dei viaggi più lunghi verso il lavoro, ma in compenso uscire e correre nei boschi (a volte solo io e qualche lepre) e in riva al lago, con luci e colori fantastici, dà grandi soddisfazioni e offre una possibilità di rilassarsi che non ho mai avuto prima.
Ecco due foto dei paesaggi che incontro, entrambe fatte martedì:

Il nostro orto in pieno inverno, vedrete d'estate!

Vicino a Bruket, collina con impianto di risalita...
Correre all'aperto durante tutto l'anno presenta anche dei rischi, tipo il ghiaccio. Ecco lì che martedì ho deciso di non seguire il mio istinto e nel giro di 20 metri sono finito in terra ben due volte: una di schiena e una di pancia... Filotto!
C'è poi da considerare il freddo: quest'anno l'inverno non è (ancora) arrivato, ma si scende comunque sottozero e allora ecco che scatta la famosa "cipolla" nel vestirsi. Da quando siamo qui sono riuscito a uscire per correre fin verso i -15°C, a volte anche per allenamenti medio lunghi (attorno ai 20km). Ho però sempre il problema che mi congelano le mani, in particolare i mignoli. Un giorno o l'altro torno a casa con un bel ghiacciolo al gusto di dito per la Pulce!
Ovviamente accorcio le distanze e non faccio gli stessi sentieri che faccio il resto dell'anno, però allenarsi all'aperto si può. Quando esco di giorno c'è un sacco di gente a passeggio e un casino di persone più anziane che fanno nordic walking. L'inverno scorso, stando in città, era anche più facile: marciapiedi più puliti e meno ghiaccio. Ma già allora mi ero fornito di preziosi sottoscarpe chiodati. Ovviamente se li usassi cadrei di meno, ma se non finisco chiappe in terra una volta l'anno non son contento.

Appendice (post)natalizia
Qui in Svezia è molto popolare inviare gli auguri di Buon Natale e Buon Anno via cartolina. Le cartoline natalizie risalgono a metà ottocento e la tradizione, partita dall'Inghilterra, è arrivata al nord sul finire del secolo attraverso Danimarca e Germania.
Non bastano solo le cartoline, ci sono ovviamente anche i francobolli a tema. Costano leggermente meno, le poste si prendono qualche giorno di più per evadere queste spedizioni, ma la cosa interessante è che a dicembre spuntano delle cassette delle lettere rosse! E voi direte: "sai che interessante, qui son tutte rosse". Infatti! Qui invece le cassette sono blu e gialle (poco nazionalisti), quelle rosse vengono messe su solo a Natale e sono dedicate alla spedizione delle cartoline di auguri. Se imbucate una cartolina nelle cassette natalizie al massimo una settimana prima di natale le Poste garantiscono la consegna entro il 24 dicembre. Carino no?!

Ecco le prove!